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Note critiche 



- 1 -

A) Vincenzo Policarpo nelle sue composizioni (strumenti musicali, fiori) preferisce la "grammatica" frammentata e vibrante dei cubisti (Braque più che Picasso). 

Ferruccio Veronesi, "Ma che bella compagnia
", Il Resto del Carlino
20 Novembre 2003


B) Vincenzo Policarpo (sangue siciliano nelle vene), nelle sue opere ad olio dai colori accesi continua ad ispirarsi al neoespressionismo figurativo anche se, come già scrivemmo, non disdegna la grammatica frammentata e vibrante, dei cubisti (Braque, più che Picasso). 

Ferruccio Veronesi, "Ne vedremo di tutti i colori", Il Resto del Carlino
20 gennaio 2005


- 2 -

A) Un'immaginazione dinamica sostiene l'opera di Vincenzo Policarpo, in una rassegna di elementi che getta una luce nuova su brani di realtà quotidiana, creando un'interrotta melodia di cadenze cullate. Strutture articolate, come proiezioni ideali delle cose, determinano un impulso vitale delle diverse scene che, vivificate dall'interno, acquistano unità e autonomia. Ad accrescere l'interesse sono le aperture ad improvvise curiosità dell'artista, capace di istituire forme particolari e linee di relazione d'insieme che obbliga la realtà a rivelarsi in una nuova trama di presenze e di echi. 

Michele Fuoco, "Incontri d'arte: Da New York... a Modena", Centro Studi "L.A. Muratori" Modena 2004


B) ... La saletta di Artestudio ospita le creature di Policarpo che sollecitano la curiosità dell'osservatore per la rivelazione del senso segreto del vivere di una ballerina, di una cinesina, di donne con l'ombrello, del calore umano che lega, nel tempo, nonna, figlia e nipote. Il segno intenso si nutre di colori accesi per trattenere la fuggevolezza della vita, dare vivacità a composizioni che avverano legami tra cose diverse.

Michele Fuoco, " Se la pittura si fa in cinque", La Gazzetta di Modena
13 gennaio 2005


C) Nel desiderio di un diverso approdo all'immagine è indirizzata, nella sala di ingresso del Centro Studi Muratori, l'opera di Vincenzo Policarpo, per il qualela realtà ha valore di complicità nell'esercizio di una pratica pittorica che sceglie la disgressione,come momento di lavoro febbrile. Le biciclette, i mandolini sono sottoposti a tensioni di segni e colori, ad un sistema di relazione per esaltare la simultaneità della loro presenza e le loro suggestioni anche musicali.

Michele Fuoco, "Zagaglia, la foto si fa pittura. Dipinti di Policarpo, Braglia, Carretti, Ulmetti", Gazzetta di Modena 14 Dicembre 2006.


D) ... Strutture musicali caratterizzano, in una fusione di colori dinamici, il ciclo di dipinti di Vincenzo Policarpo per accentuare il senso del movimento al quale rimandano le biciclette, le vele e anche gli strumenti musicali.

Michele Fuoco, "L'Arte torna alla Multifiera di Modena", Gazzetta di Modena 1 Maggio 2008.


E) ... Una vivacità di immagini in un moto di danza e di dolcezza offrono le opere di Policarpo che mette in scenaconcerti e sinfonie di mandolini. Si afferma la concezione di una composizione più fluida, con disinvolto gusto dell'impianto strutturale di libera manifestazione linguistica. I numerosi frammenti segnicie cromatici sostengono una funzione di coralità lirica e musicale .

Michele Fuoco, "Al Muratori, Cavicchioni, Baldaccini,  Bigarelli, Policarpo, Roncaglia". Gazzetta di Modena 16 Dicembre 2011.


- 3 -

A) Spesso l'emozione ci ferma la mano e costringe il cuore a battere con ritmi sempre più rapidi. Lo scorrere incessante del tempo ci fa apparire la vita a volte lenta e monotona, a volte fugace e stressante. Le sensazioni si rincorrono e si accavallano nella mente e la memoria, inseguendo la fantasia, stenta a distinguerle nettamente. L'autore, nel tentativo di dar loro forma e corpo, rappresenta queste sensazioni con tratti impulsivi e decisi; le colloca in un mondo senza orizzonti e privo di riferimenti reali, le circonda di un'atmosfera di rassegnazione alla fragilità della vita, e conferisce loro una indifferente fissità. La visione pessimistica che traspare dalle opere è attenuata tuttavia dall'uso di tonalità cromatiche calde e solari e dalla presenza di sentieri musicali, che aprono alla speranza e al senso positivo dell'Esistenza. Il linguaggio è semplice e spontaneo, è scevro da compromessi con le simbologie correnti ed evidenzia un preciso impegno dell'autore nella ricerca di uno stile personale". 

G.M., Incontri d'Arte, Centro Studi LA. Muratori di Modena, Modena 2003


B) ... Incline da sempre alla pittura, Vincenzo Policarpo, inizia a comporre nel '60 tuttora si ispira alla corrente del neo-espressionismo figurativo. ... Nelle opere ritorna insistente il tema del tempo che accerchia nella solitudine l'esistenza umana, la spinge alla ricerca di un sogno fantastico consolatorio come pure alla scoperta di un benevolo sorriso sul volto della gente. Non manca una carica di contestazione e di denuncia sulle tematiche di carattere sociale e un particolare timbro stilistico.

G.M., Incontri d'Arte, Saletta Artestudio, Centro Studi L.A. Muratori di Modena, Modena 2005

 

C)  Ritorna insistente il tema del tempo che regola la vita, quello della ricerca di n sogno consolatorio e quello di un sorriso nel volto della gente. Vincenzo Policarpo ripropone oggetti comuni, quali strumenti musicali e biciclette, in una luce di ricordo e con un gesto affettivo e d'amore viscerale. La impulsività del tratto grafico, la frammentarietà del segno e la varietà cromatica danno significato e vitalità al sentimento e affidano il senso di speranza, a volte insicura, alla visione disinteressata e benevola del pubblico.

G.M. - Locandina Mostra personale, "Un concerto di ricordi", "Incontri d'arte" Centro L. A. Muratori di Modena, 2006.


D)  Il colore per Vincenzo Policarpo è vita, è il tramite delle sue sensazioni più genuine, dei suoi sentimenti più profondi, della sua potenziale ribellione a ciò che appare, di solito, scontato. I ricordi filtrati da un malcelato pudore irrompono nelle sue tele spesso con rabbia ed, a volte, con la nostalgia di chi vagheggia un mondo quasi idilliaco dove regni semplicità ed armonia.

L'artista colloca le immagini della "sua" realtà in un mondo indefinito nel tempo e nello spazio. Con una tavolozza vivace ed ariosa e con tratti decisi, rappresenta i soggetti (case, barche, biciclette, mandole) in un'atmosfera velata d'inquietudine, anche se non rinuncia alla speranza.

Il senso della fugacità della vita è affidato al movimento frenetico e bizzarro delle "biciclette", disegnate nei loro elementi essenziali. Gli strumenti musicali subiscono deformazioni e snaturamenti, tradendo cosė un senso di rabbia e di sconforto. Le case vecchie, cadenti e disabitate, hanno le finestre aperte al sole che non dà ombre ed aspettano qualcuno che ritorni ad abitarle. Le barche in un mare mosso e agitato manifestano la voglia di libertà 

G. M. - Locandina Mostra personale, "Dalla realtà, un desiderio", "Incontri d'arte" Centro L. A. Muratori di Modena, Marzo 2008.


E) La realtà ci suggerisce sensazioni ed emozioni che si accavallano incessantemente nella mente senza che la memoria riesca a distinguerle tutte in modo netto e definito. L'artista Vincenzo Policarpo, nel voler dare forma e corpo a questi sentimenti, li rappresenta con tratti impulsivi e frammentati, colloca le varie immagini in un mondo senza riferimenti reali e conferisce loro un'atmosfera d'indifferenza rassegnata. Usa un linguaggio semplice e tonalità cromatiche calde e solari che aprono alla speranza e al senso positivo dell'Esistenza.

G.M. - Locandina per  Modena Flash 2006, (G. Ghidoni, L. Casalgrande, V. Policarpo, O. Vaccari)


F) Fugge rapido il tempo sulle scabrosità della vita e, per le vie scoscese del vissuto quotidiano, lascia insieme gioie e dolori, allegria e amarezza, sogni e ricordi, vive speranze… Vincenzo Policarpo, per manifestare la sua sensazione di disagio e il suo turbamento per il carattere provvisorio dell'esistenza, analizza la struttura dei soggetti pittorici e ricerca le relazioni e le interconnessioni tra gli stati d'animo che riempiono spazi d'illusione e percorrono momenti di tensione. Smembra le immagini degli elementi utilizzati, quali biciclette, strumenti musicali, figure, paesaggi ecc, ne ricompone i frammenti più significativi con caratteristiche di generalità e crea nuovi centri d'interesse in un'atmosfera di particolare suggestione. In questo iter digressivo, l'artista tenta di visualizzare l'armonia dei sentimenti e la drammaticità delle tensioni subite nel tempo dalla realtà, che si fa anche partecipe. Esplicita un linguaggio che sfrutta il segno grafico frammentato e, con gradazioni cromatiche vivaci e sanguigne, riveste d'impulsività le emozioni che vivificano e amplificano il senso di speranza. 

G. M. - Locandina per  059 Entrata libera n. 2, 2007, (S. Bigarelli, L.Bottazzi, G. Camponese, V. Policarpo)


G) Per manifestare la sua sensazione di disagio e il suo turbamento per il carattere provvisorio dell'esistenza, Vincenzo Policarpo analizza la struttura dei soggetti pittorici, ricerca le relazioni e le interconnessioni tra gli stati d'animo che riempiono spazi d'illusione e percorrono momenti di tensione. Smembra le immagini degli elementi utilizzati, (strumenti musicali, biciclette, figure, paesaggi, ecc.), ne ricompone i frammenti più significativi con caratteristiche di generalità e crea nuovi centri d'interesse, mantenendo un'atmosfera di particolare suggestione. Tenta di visualizzare l'armonia dei sentimenti e la drammaticità delle tensioni subite nel tempo dalla realtà, che si fa anche partecipe. Esplicita un linguaggio che sfrutta il segno grafico frammentato e, con gradazioni cromatiche vivaci e sanguigne, riveste d'impulsività le emozioni che vivificano e amplificano il senso di speranza. 

G.M. Locandina, Mostra personale," Sinfonie di Mandolini", Incontri d'Arte, Sala Artestudio, Centro Studi Muratori, Modena, Dicembre 2011. 


- 4 -

L'opera di Vincenzo Policarpo vive di colore, anzi meglio di forma - colore. Il tratto impressionista non disdegna suggestioni cubiste. Pittura colta dove l'oggetto appare pretesto, corollario formale al servizio della visione da comprendere come stato d'animo. 

Franco Bulfarini, Bottega degli artisti, Il piacere dell'arte Ravarino (MO) 2006


- 5 -

A) Le "costanti" del Policarpo, pittore e poeta: mandole e mandolini, biciclette, barche a vela sono un inno alla libertà, espressa come vibrazione dell'anima, gioco di contrappunto cromatico, rifiuto dell'accademismo, adesione, dopo l'opportuna introiezione e metabolizzazione, dei movimenti innovatori che hanno caratterizzato l'Arte di fine Ottocento, inizi Novecento (impressionismo, cubismo, divisionismo ecc.). L'artista, scomponendo e ricomponendo, in una sorta di work in progress esistenziale, le visioni esteriori ed interne giunge in quello che Jung definisce "inconscio collettivo", porta all'umana condizione, accettazione della pluralità universale. Nascono cosė tele dalla polivalenza di significati, nelle quali il fruitore si risconosce e vibra in consonanza.

Giorgio Tellan, Accademia Tiberina e Unione Della Legion d'Oro, Mostra Quadripersonale 2007 - 2008, con D'Aquino Carla, Gian "Il Camponese", Policarpo Vincenzo, Prijmenko Alexander
Teatro "Euclide", Roma 2007 


- 6-

L'artista Vincenzo Policarpo "non rinuncia ad una costruzione d'andamento estroso, dove strumenti musicali, fiori sembrano vivere su piani incrociati, connotandosi di dettagli, con la sensazione del meraviglioso che spira nelle cose"... Inoltre, "un'immaginazione dinamica sostiene la sua opera in una rassegna d'elementi che getta una luce nuova su brani di realtà quotidiana, creando un'interrotta melodia di cadenze cullate. Strutture articolate, come proiezioni ideali delle cose, determinano un impulso vitale delle diverse scene che, vivificate dall'interno, acquistano unità e autonomia. Ad accrescere l'interesse sono le aperture ad improvvise curiosità dell'artista, capace di istituire forme particolari e linee di relazione d'insieme che obbliga la realtà a rivelarsi in una nuova trama di presenze e d'echi" (Michele Fuoco).

"Componendo e ricomponendo, in una sorta di work in progress esistenziale, le visioni esteriori ed interne, giunge in quello che Jung definisce "inconscio collettivo", porta all'umana condizione, accettazione della pluralità universale. Nascono cosė tele dalla polivalenza di significati, nelle quali il fruitore si riconosce e vibra in consonanza (Giorgio Tellan).

Dal Catalogo Mostra - ITALIARTS - Artisti italiani contemporanei a Copenaghen, Gennaio-Febbraio 2008. 


- 7 -

... Nei locali dell'Istituto si terrà una mostra di liuteria a plettro ed a pizzico grazie al contributo delle liuterie Lorenzo Frignani e Federico Falaschi di Modena, quella dei fratelli Lodi di Carpi e quella di Mazzaccara di Napoli, e l'esposizione di alcuni quadri dell'artista Vincenzo Policarpo che si ispira al soggetto del mandolino e che già lo scorso anno aveva particolarmente interessato gli intervenuti per l'originalità delle sue opere.... (Carlo Napoli).

Dalla Gazzetta di Modena, 4/10/2011. L'Ensemble Estense presenta "Protagonista il mandolino" , Conservatorio Orazio Vecchi, Modena.


- 8 -

... Affronteremo invece un viaggio conturbante nel disagio causato dal carattere provvisorio dell'esistenza con Vincenzo Policarpo che nelle sue opere analizza la struttura dei soggetti pittorici e ricerca le relazioni e le interconnessioni tra gli stati d'animo che riempiono spazi d'illusione e percorrono momenti di tensione... 

Elena Cristoni, Dal giornale NOSTRO TEMPO (Modena) 4/12/2011. Incontri d'arte (F. Cavicchioli, S. Bigarelli, A. Baldaccini, V. Policarpo, L. Roncaglia).
 



 

 
 
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